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SOTTO IL SALICE
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perchè era tanto stanco; piegò sciolto la lingua e ci hai inse-
la testa e chiuse gli occhi per gnato che non bisogna tener
dormire. chiusi i propri pensieri per con-
Ma questo non gli impedì di cludere qualcosa. Così abbiamo
vedere che il salice piegava € raggiunto il nostro scopo e ora
stendeva i rami intorno a lui. siamo fidanzati. —
L’albero gli apparve come un Dopo aver detto queste pa-
robusto vegliardo.... Sì, era il role, si incamminarono per le
babbo Salice in persona che lo strade di Kjoegé tenendosi per
sollevava fra le braccia, e lo tra- mano, Con un’aria molto digni-
sportava, povero figliolo stanco, tosa; e anche a guardarli da
sfinito, nella sua patria, sulla rovescio non c’era proprio nulla
squallida costa di Kjoegé. SÌ, da ridire. Arrivarono alla chiesa,
era il babbo Salice in persona © Knoud è Giovanna li seguiva-
che era andato per il mondo 4 no, tenendosi anch’essi per ma-
cercare il suo Knoud, che l’a- (10. La chiesa era sempre la
veva trovato -e ricondotto nel stessa, coi vecchi muri sempre
viardino, sulla sponda del ru- tappezzati di edera verde, e la
scello, e laggiù... sì, laggiù c’era STA porta si spalancò a due bat-
Giovanna, in tutto il suo splen- tenti. L’ organo suonava e tutti
dore, con la corona d’oro sulla entrarono nella gran navata cen-
testa, come l’aveva veduta l’ul- trale. — Prima i nostri maestri,
tima volta.... e gli gridava da dissero i fidanzati di pan pepato,
lontano: — Sii il benvenuto! — e fecero posto a Knoud e Gio-
Anche altri due curiosi per- vanna che si inginocchiarono di-
sonaggi si alzavano dinanzi a mnanzi all’altare.
lui, due personaggi che egli co- Giovanna piegò la testa verso
nosceva fino dalla sua infanzia... la faccia di Knoud, e delle fredde
ma avevano forma umana assai lacrime le scendevano dagli oc-
più di allora: erano i due pan chi, perchè il ghiaccio che fa-
pepati, l’uomo e la donna, che sciava il suo cuore si struggeva
mostravano il lafo buono e pa- per l’ardente amore di Knoud.
reva che stessero proprio bene. Egli allora si svegliò, e si tro-
_— Noi ti ringraziamo — gli vò seduto sotto il vecchio salice
dissero — perchè davvero ci hai nel paese straniero, in una fred-
reso un gran servizio. Tu ci hai da serata d’ inverno. ,
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