Full text: Novelle

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SOTTO IL SALICE 2° 
signorina in capelli. Si capisce 
che avevano forma umana sol- 
tanto da una parte e che non 
bisognava occuparsi dell’ altra; 
ma del resto anche gli uomini son 
fatti così, e non è bene guardarli 
da rovescio. Il giovanotto aveva 
» sinistra una mandorla amara, 
ara il suo cuore; e la signorina 
era tutta impastata di miele. Sta- 
vano tutt’ e due vicini all’ orolo- 
gio come campioni, e vi rimasero 
per tanto tempo, che finirono col- 
l’innamorarsi. Non si dissero 
nulla: ma bisognava bene che 
prima o poi si lasciassero sfiug- 
gire una parola, perchè la loro 
tenerezza concludesse qualche 
cosa. 
Tocca a lui che è uomo a 
dire la prima parola! — pen- 
sava la signorina; e intanto le 
sarebbe bastato di sapere se con- 
traccambiava il suo affetto in 
1gual misura. 
Quanto alle idee del giovanot- 
to, erano molto più larghe, come 
di solito avviene al sesso forte. 
Sognava che egli stesso era un 
ragazzo della strada come quelli 
che vedeva passare dinanzi a sè, 
e che aveva in tasca quattro soldi 
coi quali avrebbe comprato la si- 
gnorina per mangiarsela. 
Continuarono ad aspettare così 
per giorni e settimane dietro la 
mia vetrina; alla lunga diventa- 
rono duri, mentre le idee della si- 
gnorina si facevano sempre più 
tenere, degne di una donna. 
— lo sono già abbastanza fe- 
lice — sospirava — perchè sono 
vissuta tanto tempo accosto a lui! 
E.... crac.... nello stesso mo- 
mento si spezzò in due parti e 
morì. 
— Se avesse conosciuto il mio 
amore — pensò l’altro — avreb- 
be forse potuto sopportare l’esi- 
stenza! — 
Ecco la storia — concluse | 
pasticciere — ed ecco qui i due 
eroi... non sono pan pepati or- 
dinari, sono dei personaggi che 
dimostrano come l’amore muto 
non concluda mai nulla ». 
| — Tenete, ve li dò ! — 
E così dicendo offrì a Giovanna 
il giovanotto che era ancora in- 
tatto. Knoud ebbe i due pezzi 
che un tempo formavano la si- 
gnorina; ma nessuno dei due tro- 
vò il coraggio di assaggiarne un 
boccone, tanto la storia li aveva 
commossi. 
Il giorno seguente li portarono 
al cimitero, e si sedettero sul- 
l’erba, sotto il muro della chiesa. 
che tanto d’estate come d’ in- 
verno era tappezzata da ricche 
ghirlande d’ edera. Collocarono 
i due pan pepati in una nicchia, 
PP
	        
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