Full text: Novelle

I CIGNI SELVATICI 27 
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Uscì dal palazzo durante la 
notte. Il re e il gran sacerdote 
la seguirono; la videro penetrare 
nel cimitero e dirigersi verso le 
orrende streghe che stavano la- 
cerando un cadavere. Il re non 
volle veder di più; si sentì col- 
pito al cuore, si imaginò che Eli- 
sa, la dolce fanciulla che tanto 
amava, fosse una di quelle perfide 
maghe. 
Pieno di collera adunò i giu- 
jici della sua Corte e riferì loro 
quanto aveva veduto. 1 giudici 
condannarono la regina a morire 
sul rogo. Dai sontuosi apparta- 
menti Elisa fu portata in una 
cella umida e nera, dove il vento 
scendeva fischiando a traverso le 
sbarre che serravano la finestra. 
Proprio per derisione le era stato 
preparato come letto il fastello 
di ortica che aveva portato via dal 
cimitero, e come coperte le tuni- 
che già tessute. Come ringraziò 
Iddio, la povera prigioniera, per 
avere ispirato questa idea ai suoi 
carcerieri ! 
Riprese il lavoro pregando sen- 
za posa. Fuori i ragazzacci della 
città si radunarono dinanzi alla 
prigione e cantarono frasi ingiu- 
riose.... non venne anima’ viva a 
consolarla! 
finestrino: era il più giovane dei 
suoi fratelli. L’ aveva ritrovata 
finalmente! e la sorella dolente 
per poco non si lasciò sfuggire 
un grido di gioia; ma si trattenne 
a tempo. Che importava ormai di 
dover morire? Essa avrebbe fi- 
nito il suo lavoro e i suoi fratelli 
sarebbero stati intorno a lei e a- 
vrebbe potuto liberarli! 
Il gran sacerdote si recò a tro- 
varla, come aveva promesso al 
re, per cercare di indurla al pen- 
timento. Ma ad ogni parola che 
disse, Elisa scosse la testa e gli 
indicò col gesto che desiderava 
di restare sola. Il gran sacerdote 
le dichiarò che se avesse confes- 
sato il suo delitto le sarebbe sta- 
ta concessa la grazia; la prigio- 
niera rimase muta, e per la prima 
volta in vita sua impazientì. Vo- 
leva riprendere il lavoro: e pen- 
sava che se non lo avesse ter- 
minato in quell’ ultima notte, $? 
suoi fratelli sarebbero rimasti 1n- 
felici per sempre. 
T1 gran sacerdote finì con l’an- 
darsene, dopo averle rivolte du- 
rissime parole. Elisa non ne fu 
offesa; sapeva bene di essere in- 
nocente, e in fretta riprese a la- 
vorare. 
Mentre tutti gli uomini !’ ab- 
Ed ecco che verso sera udì uno bandonavano, i topolini vennero 
sbatter d’ali contro le sbarre del a frotte per aiutarla, e portarono:
	        
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