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1} CIGNI SELVATICI
— inn
verso il folto fogliame che le na- va dinanzi a perdita d’occhio; non
scondeva il cielo e la guardasse si scorgeva nè una vela nè una
con degli occhi buoni buoni, men- barca. Come fare per andare più
tre degli angioletti volavano in- oltre?
torno e le sorridevano da amici. Sul greto si vedevano sparsi in-
Questo sogno le fece una grande finiti rottami, tutti arrotondati e
impressione, la confortò tanto, levigati dalle onde. Tutto quello
che la mattina, svegliandosi, non che lì si trovava, il ferro, il ve-
sapeva più se quello che aveva tro, i materiali più duri, era stato
visto fosse avvenuto davvero O trasformato dall’ acqua, che pure
fosse invece una vana fantasia. era molto più morbida delle deli-
Tuttavia si rimise in cammino, cate mani della giovinetta. — Ah,
e dopo un po’ di tempo incontrò 10 intendo bene l’ammaestra-
Analmente un essere umano, una mento che questi rottami ci dan-
vecchia che portava un paniere di no — pensò fra sè Elisa. — Uno
mirtilli e che glie ne offrì qualche sforzo che non conosca riposo
manciata. Elisa accettò e chiese riesce a vincer tutto; non esiste
a quella brava. donna se le. era ostacolo che alla lunga non pos-
mai capitato di incontrare nella sa essere superato. Io farò come
foresta undici principi, tutti belli le onde: non mi fermerò mai, non
ad un modo. mi stancherò; e il cuore mi dice
— No, — rispose la vecchia — che finirò col trovare i miei fra-
ma ieri ho veduto undici cigni telli. —
che portavano in testa una coro- Tutt’ad un tratto, in mezzo
na d’oro e venivano a nuoto giù alle erbe marine, scorse delle piu-
per ‘il fiume, non molto lontano me di cigno; erano undici ed essa
di qui. — ne fece un mazzo. Delle goccie
E la vecchia accompagnò Elisa qua e là brillavano: erano goccie
fino a una radura che scendeva di acqua o di lacrime ?
dolcemente $erso un fiumicello. I Su tutta la spiaggia Elisa non
salici e gli ontani che sorgevano scorgeva anima viva, ma pure
lungo le rive si intrecciavano in- non sentiva di esser sola, tanto il
sieme e formavano come una gra- mare la distraeva col suo conti-
ziosissima culla. Elisa salutò la nuo movimento.
vecchia e seguì il corso del fiume Il cielo si chiuse tutto, il mare
fin dove questo sboccava nel ma- diventò nero come la pece, il
re. L’ oceano immenso si stende- vento soffiò impetuoso, le onde