LO SCARAFAGGIO 107
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fra due pieghe di quel telo ba-
gnato. Non vi si godeva certo il
-alduccio della scuderia, ma d’al-
tronde non vi era da scegliere.
Ricominciò a piovere e durò
tutta la notte: finalmente verso
‘1 mattino cessò, e lo scarafaggio
uscì dal telo, bestemmiando con-
‘ro il clima del paese.
Sullo stesso telo si trovavano
:nche alcune rane, tutte felici.
cogli occhi scintillanti di piacere.
— Questo si chiama bel tem-
po! — diceva una di esse. —
Che frescura! E questo telo che
si mantiene così umido... io sono
ammollata fino alla cintura; che
delizia !
— Sì. — disse un’altra — vor-
rei sapere se la rondinella che
vola fino a paesi tanto lontani ha
mai trovato un clima piacevole
quanto il nostro. Che dolce umi-
dità! mi par d’essere in uno
stagno! davvero possiamo anda-
re orgogliose del nostro paese!
— E che direste allora se fo-
ste state nella scuderia dell’ im-
Deratore? — interruppe lo sca-
rafaggio. — Anche lì l’aria è
umida e per di più è profumata.
Avrò un bel viaggiare come la
rondinella, non ritroverò mai un
tal clima. Ora, ditemi, non sa-
pete se in questo giardino esiste
un mucchio di concio o una me-
lonaia, dove una persona di ri-
guardo come me possa andare
ad alloggiare? —
Le rane non capirono nulla,
oppure non vollero prendersi la
briga di rispondere.
— Non ripeto mai due volte
le mie domande — sentenziò lo
scarafaggio, dopo aver ripetuto
invano le stesse parole per tre
volte: ed allontanandosi ancora
un poco, trovò un vaso da fiori
rotto, dimenticato fÎì dal giardi-
niere negligente con gran gioia
di parecchie famiglie di forbicine
che vi avevano posto il loro do-
micilio.
E mentre i piccoli chiacchie-
ravano e ruzzavano fra loro, le
madri si raccontavano le mera-
viglie dei propri figli.
— Se :sapeste — diceva una
— come è savio mio figlio e
come si porta bene! e poi è così
grazioso! io lo ritengo destinato
ad arrivare un bel giorno alla
tonaca di qualche vescovo !
— Il mio — disse un’ altra
— è uscito dall’uovo appena
ieri, ma guardate come si torce e
come salta! Che vivacità, che
fuoco! non è vero signor scara-
faggio ?
__ Sì sì. avete ragione tutt’ e
due.... — diss’egli per non far
torto a nessuno, poichè apparte-
nendo più o meno alla corte im-
periale aveva imparato che biso.