Full text: Novelle

08  JIB E LA PICCOLA CRISTINA 
Jasciarono. Tornando verso casa 
disse al navicellaio che lui e Cri- 
stina erano come fidanzati, € 
questa volta sul serio. Il padre ri- 
spose che non aveva mai deside- 
rato di meglio; accompagnò Jib 
in casa di sua madre, e si trat- 
tenne fino a tardi, parlando sem- 
pre del futuro matrimonio. 
Passò un anno. Due lettere fu- 
rono scambiate fra Jib e Cri- 
stina. « Fedele fino alla morte ». 
c’era scritto in fondo. 
Un giorno il navicellaio venne 
a trovare Jib e a portargli i sa- 
luti di Cristina. Poi si mise a 
raccontare fante cose, ma per- 
dendo spesso il filo, e tutto con- 
fuso. Ecco quello che infine Jib 
potè intendere: Cristina era di- 
ventata più graziosa che mai; 
era il cucco di tutti. Il figlio del- 
l’albergatore, che aveva un buon 
posto in un grande stabilimento 
di Copenaghen, era arrivato a 
passare qualche giorno a He- 
ring. 
La giovinetta gli aveva fatto 
una grande impressione, e d’ al- 
tra parte egli era riuscito a pia- 
cerle. I genitori erano contentis- 
simi che i due ragazzi andassero 
d’accordo. Ma Cristina non ave- 
va dimenticato come Jib l’amava. 
Così era pronta a rinunziare alla 
sua felicità.... Con queste ultime 
parole il navicellaio si era taciuto 
più imbarazzato ancora che da 
principio. Jib era stato ad ascol- 
tare senza dire neppure una pa- 
rola, ma era diventato più bianco 
del muro. Infine scosse la testa 
e balbettò: — No, Cristina non 
deve rinunziare alla sua felicità ! 
_ E allora — disse il navi- 
cellaio — scrivile due parole... — 
Jib prese il calamaio, della 
carta e si sedette. Dopo aver 
ben riflettuto, scrisse qualche pa- 
rola che subito cancellò. Ne 
scrisse dell’altre e le cancellò 
ugualmente. Allora strappò il fo- 
olio e scrisse su un altro.... che 
strappò nello stesso modo. Sola- 
mente il giorno dopo riusci a 
scrivere senza cancellature la let- 
tera seguente, che egli consegnò 
al navicellaio, e fu poi recapitata 
a Cristina: 
«Ho letto la lettera che hai 
scritto a tuo padre. Ho saputo da 
quella che fino ad oggi tu sei sta- 
ta sempre contenta, e che puoi 
diventare felice anche di più. In- 
terroga il tuo cuore, Cristina, e 
rifletti alla sorte che ti aspetta 
se tu mi sposi. lo sono povero.... 
Non pensare a me, nè a quello 
che potrai provare, ma soitanto 
al tuo avvenire. 
« Tu non sei legata a me da 
nessuna promessa, e se mai tu ne 
avessi fatta una in cuor tuo, 10 
te ne scioigo ora. Il buon Dio sa- 
| jr” v ' 
i jo " 
so peo 
i gg bat | 
i i ess 
gatto e 
i gusit! 
P go. 
i ie Jar 
dl (gua. . 
L ‘I 
il poter 
9 put 
4 I i e ; 
in i. È 
if pl cel 
| ili eg 
‘berto n 
ua gp 
| 
| Fyn: 
(tu igla 
a re 
i el ù 
I “ 
ra ( 
R n Der 
O 
iN Qt a 
i a 
I 
ni 
i 
n, " 
| ty 
| ft i 
a I 
I, 
ld
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.