La novella della mia vita 0)
La mia vita è come una pia-
cevolissima novella. Se al mo-
mento in cui, bambino, entrai
povero e solo nel mondo, avessi
incontrato una fata potente e
questa m’ avesse detto : — Sce-
gli la tua carriera e la meèta a
cui vuoi arrivare, ed io ti pro-
teggerò conducendoti per la giu-
sta via — davvero la mia sorte
non sarebbe stata più felice nè
la mia vita migliore. La storia
della mia vita proverà al mondo,
come lo prova a me stesso, che
esiste un Dio pieno d’ amore che
dirige tutte le cose per il meglio.
La mia patria, la Danimarca,
è un paese poetico, dove abbon-
dano le leggende, le tradizioni
popolari e le vecchie canzoni; e
la sua storia è ricca di avveni-
menti drammatici. Le isole da-
nesi ricoperte di magnifiche fo-
reste di abeti, di praterie e
di campi di grano fertilissimi,
sembrano vastissimi giardini; su
una di queste isole verdeggianti,
la Fionia, si trova il mio paese
nativo chiamato Odensée, in ono-
re del dio pagano Odino che vi
aveva, secondo la tradizione, la
sua dimora principale.
Vivevano 1à nel 1805, in una
povera cameretta, due _giovani
sposi che si amavano tenera-
mente. Il marito, che faceva il
calzolaio, aveva appena ventidue
anni, e nonostante la sua umile
condizione era di mente assai
sveglia e di natura poetica ; la
(1) Andersen ha scritto un' autobiografia, intitolandola : « La novella della mia
vita »; ho creduto che tradurre qui, alla fine del secondo volume di novelle, alcune pa-
gine di quella autobiografia, riguardanti l infanzia e la giovinessa dell’ autore, potesse
essere la « conclusione » iù gradita ai mici giovani lettori. {N. d T.)